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Vita da studente italiano in Canada: esperienze e consigli

Studiare in Canada può essere un'esperienza trasformativa, ma è importante essere preparati per affrontare le sfide e le differenze culturali.

51 letture
Destinazioni: 🇨🇦 Canada
Argomenti: UniversitĂ  all'Estero
#Alloggi #Testimonianze #Tasse universitarie #Consigli pratici #Visto Studente #Assicurazione Sanitaria #Student Life #FAQ #Supporto Psicologico

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Vita da studente italiano in Canada: esperienze e consigli

Partiamo da una premessa sincera: studiare in Canada non è una passeggiata, tantomeno una fuga perfetta dalle preoccupazioni italiane. Anzi, spesso le prime settimane ti mettono davanti a dubbi nuovi, differenze che non avevi previsto e un po’ di solitudine. Però è anche una scelta che può davvero cambiarti la prospettiva, a patto di andare preparati — non solo con la valigia, ma anche con le idee chiare sulle difficoltà.

Cosa significa concretamente essere uno studente italiano in Canada? Lascia che te lo raccontiamo, senza filtri.

Vita quotidiana tra differenze e scoperte

Immagina di atterrare a Toronto a gennaio: fuori c’è quel freddo tagliente che non perdona, gli skyline sono enormi e la gente corre ovunque, anche quando il marciapiede è coperto di ghiaccio. Il Canada sa essere accogliente, multiculturale e stimolante, ma non tutto fila via liscio. Ti servirà tempo per trovare il ritmo e capire come muoverti.

Un paio di cose che non si dicono spesso ma che fanno la differenza:

  • Il clima non perdona. A Vancouver puoi sperare in pioggia tutto l’anno, ma niente neve; a MontrĂ©al vedrai il termometro precipitare sotto zero per mesi. Investi in abbigliamento tecnico, meglio una spesa in piĂą prima di partire che giorni interi a tremare.
  • All'universitĂ  non basta stare attento a lezione: qui vogliono vedere che partecipi, ti confronti, costruisci progetti insieme agli altri. Troppo timido per parlare in classe? ArriverĂ  il tuo turno, promesso, ma all’inizio può spaventare.
  • La lingua… mamma mia. Anche dopo tutte le ore passate a studiare inglese, i primi dialoghi ti faranno sentire uno straniero. Sappi che è normale, nessuno si aspetta la perfezione da subito. Se sei in QuĂ©bec, quindi, anche il francese — e quello della strada è diverso da quello dei libri.

DifficoltĂ  concrete: non sempre Instagram racconta tutto

Ci sono aspetti che, nei video promozionali delle università, non compaiono mai — ed è lì che spesso ci si sente spiazzati.

  • Soldi: le tasse universitarie possono essere alte, soprattutto per chi viene dall’Italia. Poi ci sono l’affitto (non sempre facile da trovare o dividere), trasporti (i pass non sono economici) e cibo (scordati la pizza margherita “vera” a buon prezzo). Fai bene i conti e prevedi sempre una piccola riserva per l’imprevisto: la caldaia che si rompe, una visita medica, un libro extra... nessuno ama queste sorprese, ma capitano.
  • Burocrazia: dai permessi di studio alle assicurazioni, ogni documento ha la sua scadenza. Sottovalutare le tempistiche spesso significa rincorrere soluzioni all’ultimo minuto. Se non sei sicuro su qualche passaggio, chiedi. Meglio una domanda in piĂą che una scadenza persa.
  • Sentirsi “fuori luogo”: la velocitĂ  con cui tutto cambia può lasciare spaesati. Lontano da casa, tra idiomi diversi, ti può mancare chi ti conosce “da sempre”. Anche questo fa parte del gioco. La buona notizia? Se dai valore alle relazioni, pian piano costruisci una tua mini-famiglia anche lontano.
  • Lavoro e studio: molti studenti che incontriamo fanno fatica a trovare un equilibrio. Il lavoro dĂ  autonomia, ma rischia di prosciugare energie preziose per lo studio. Un errore che in tanti fanno è rincorrere ore extra per tirare su qualche soldo, salvo poi finire stanchi e impreparati agli esami.

I nostri consigli, terra terra, per chi parte

  1. Prima di partire fatti uno “screening” onesto:
    Quel corso ti convince davvero? Il college ha quello che cerchi? Scegli in base a quello che ti interessa, non solo alle mode o alle promesse di lavoro facili.
  2. Budget, non le chiacchiere:
    Ogni spesa va messa nero su bianco. Tasse, affitti (contano anche le piccole spese, tipo la sim del telefono o il latte che costa il doppio). Quando ti sembra di aver contato tutto, aggiungi un margine del 15%. Fidati, serve.
  3. Cerca connessioni anche prima della partenza:
    Ex studenti, community online, gruppi Facebook degli italiani a Toronto o Montréal… Non sottovalutare il potere di una chiacchierata sincera con chi ci è già passato.
  4. Organizza la burocrazia finché sei in Italia:
    Scadenze chiare, documenti scannerizzati (sia in originale che in traduzione ufficiale), possibilità di supporto extra. Alcuni passaggi sono una scocciatura, ma vanno affrontati con calma. Noi, se ti serve, possiamo darti una mano — ma sappi che qualche coda agli sportelli, purtroppo, fa parte della realtà.
  5. Lingua: accetta il rischio di sbagliare:
    Nessuno giudica il tuo inglese “italianissimo”, anzi. Prova a buttarti, sbaglia, riprova. Io personalmente — e tanti tutor che conosciamo — abbiamo iniziato proprio così: chiedendo “how do you say…?” anche alle dieci di sera.
  6. Benessere mentale:
    Non è da deboli ammettere di essere in difficoltà. Sfondati di lavoro e studio? Parla con uno dei counselor o con amici che ci sono già dentro. Spesso una chiacchierata fa la differenza.

Quando il Canada forse non fa per te

Non tutti i nostri incontri con studenti finiscono in partenze. La scelta giusta non è sempre “parto e basta”. Chi ha una forte allergia agli inverni lunghi, chi proprio non digerisce inglese o francese, chi cerca ambienti più raccolti e personali (stile campus italiani), magari farebbe bene a pensarci due volte. Nessuno ti giudica se cambi idea o se decidi di restare più vicino a casa. Non esistono scelte giuste “per tutti”.

Le parole di chi ci è passato (davvero)

Marco, oggi ingegnere a Toronto, dice: “Il primo semestre mi sono sentito uno dei pochi sopravvissuti – tra freddo e imprevisti. Alla fine, appoggiarmi ad altri studenti italiani (e non solo) è stato il mio salvagente.”

Sara, che ha lottato col francese a Montréal, ammette: “Pensavo di cavarmela con l’inglese, poi in università ho capito che il francese serviva, eccome. Se potessi tornare indietro, farei un corso intensivo prima di partire.”

Luca, studente e lavoratore part-time: “A volte ero tentato di mollare tutto. Ho imparato che va bene chiedere aiuto e che la pianificazione, anche delle piccole cose (la spesa del weekend, gli orari degli autobus), fa la differenza.”

Le domande che ci sentiamo fare piĂą spesso

  • Quanto costa davvero vivere e studiare in Canada?
    Tanto, ma dipende da cittĂ  e stile di vita. Metti in conto tasse, affitto (non meno di 500-800 CAD al mese fuori dai centri, anche oltre in cittĂ ), spese giornaliere, assicurazione e libri. Non lasciare nulla al caso.
  • Posso lavorare con il visto studentesco?
    Sì, nella maggior parte dei casi fino a 20 ore/settimana durante l’anno accademico. Occhio però: conciliare lavoro e studio non è banale e la priorità deve restare l’università.
  • Come si affronta la nostalgia?
    Resta in contatto con chi ami in Italia ma buttati nella realtà locale. Iscriversi a club, partecipare ad attività, uscire dalla “bubble italiana” aiuta, anche quando sembra faticoso.
  • Serve per forza un certificato di lingua?
    Per la maggior parte dei corsi sì (IELTS per inglese, TEF per francese). Non è solo un requisito burocratico: ti serve davvero a seguire e a integrarti.

Ultima cosa (ma fondamentale):

Non esiste la ricetta perfetta per partire sereni. Esistono domande giuste, consigli pratici, e un po’ di fortuna quando serve. Noi ci siamo per aiutarti a capire se questa avventura fa per te, senza promesse che non possiamo mantenere.

Se hai dubbi concreti o vuoi un confronto con chi ci è passato davvero, scrivici o chiama. La differenza, spesso, la fanno le informazioni raccolte in tempo e una chiacchierata schietta. Il Canada può essere incredibile, ma non va preso alla leggera. Decidere se partire è già un bel passo avanti.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

Fonti: Tuttop Campi Estivi • Studiare in Olanda • United Italian Societies • Studey • Instagram • Studiare in Olanda - Esperienze di studenti italiani nelle università olandesi vs Italia • Studiare in Olanda - Confronto tra esperienze di Erasmus in Olanda vs Italia • Comune di Torino - Studiare nei Paesi Bassi (Olanda) • Elab Edu - Università in Olanda • Educations.com - Olanda
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