Viaggi studio estivi per ragazzi: destinazioni vere e consigli 2025
Scegliere dove fare un viaggio studio estivo non è mai semplice, soprattutto se sei alla tua prima esperienza fuori casa. Dalla qualità delle scuole all’atmosfera del posto, c’è molto di più da considerare rispetto ai cataloghi patinati o alle promesse di “estate perfetta”. Noi di Studey ci siamo passati: sappiamo cosa significa trovarsi catapultati all’estero, tra entusiasmo, mille domande e qualche ansia che ogni tanto ti prende alle spalle.
Ecco una panoramica onesta delle principali destinazioni per l’estate 2025 — con tutti i pro, i contro e qualche dritta basata su esperienze vere.
Regno Unito
Il fascino delle università prestigiose, la lingua e la possibilità di incontrare studenti da tutto il mondo rendono il Regno Unito una delle mete top. Londra, Oxford e Cambridge sono famosissime, ma spesso affollate, costose e (parliamoci chiaro) anche un po’ caotiche. Se preferisci una città più tranquilla e meno dispersiva, puoi cercare in Scozia o in cittadine universitarie più piccole: magari non finiscono su Instagram, ma sono molto più autentiche e meno stressanti.
Occhio ai documenti — col post-Brexit ci vuole più attenzione: passaporto, assicurazione medica e qualche scartoffia in più sono la regola.
E sì, il meteo fa spesso quello che vuole, ma, tra un acquazzone e una giornata di sole incredibile, si fanno amicizie autentiche.
Irlanda
L’Irlanda è un po’ la “cugina solare” (anche se, in realtà , piove pure lì…) del Regno Unito. L’atmosfera è più rilassata: a Dublino o Galway non è raro trovarsi a chiacchierare con sconosciuti al pub dopo le lezioni. Le scuole puntano tanto sulle attività di gruppo e sull’inclusione, il che aiuta soprattutto se parti da solo.
I costi sono leggermente inferiori rispetto a Londra, e anche la vita di tutti i giorni è meno frenetica. C’è da dire che, per chi cerca il ritmo di una grande metropoli, l’Irlanda potrebbe sembrare “lenta”. Ma, soprattutto per una prima esperienza all’estero, è spesso una scelta rassicurante.
USA
L’America fa sempre sognare, ma va detta tutta: è forse la meta più complessa da organizzare. I programmi nei campus sono spettacolari – lezioni, sport, laboratori artistici, barbecue all’aperto – ma i costi sono spesso molto alti, e la questione del visto (anche solo per poche settimane) può diventare un piccolo rompicapo, soprattutto per i minorenni.
Diciamolo chiaramente: non tutti i summer camp sono uguali. Alcuni sono davvero incentrati sull’inglese, altri sono più vacanza che corso. Occhio a non scegliere solo dal volantino: meglio farsi raccontare l’esperienza da chi c’è stato davvero.
Canada
Il Canada è una delle destinazioni che consigliamo se cerchi un ambiente sicuro, inclusivo e meno turistico. Le città come Toronto, Montreal o Vancouver offrono programmi che uniscono lezioni di lingua ad attività all’aria aperta, parchi e tanto contatto con la natura. Anche qui, ci sono corsi in inglese o francese.
Rispetto agli USA, il clima è più “nordico”, ma l’atmosfera per i ragazzi è spesso meno competitiva, più calda (non parliamo di temperatura!). Bisogna comunque organizzarsi bene, perché anche per i viaggi brevi serve preparare la documentazione (ETA o visto, assicurazione, ecc.) con largo anticipo.
Australia
Se sogni il viaggio “oltre il mondo”, l’Australia conquista per la natura, la qualità delle scuole di lingua e lo stile di vita all’aria aperta. Spiagge, surf e sport di squadra: sembra un film, e un po’ lo è. I costi del viaggio sono alti (e pure la distanza si fa sentire), così come la differenza di orario — quindi preparati a messaggiare a casa quando lì è notte fonda.
Una cosa da sapere: quando in Italia è estate… lì è inverno, quindi meglio informarsi bene su clima, bagagli e attività che si possono fare nei mesi “freddi” australiani (che, a onor del vero, spesso sono come le nostre primavere).
Paesi Bassi
Forse non ci pensi subito quando parliamo di viaggi studio, ma l’Olanda è una sorpresa per l’inglese: quasi tutti lo parlano perfettamente, e ci sono molte scuole che offrono summer camp in lingua inglese. Amsterdam, Utrecht e altre città universitarie sono a misura di studente, i trasporti funzionano e spesso i costi sono più bassi rispetto a UK o USA.
Un consiglio spassionato: alcuni corsi sono davvero validi, altri più “turistici”. Chiedi sempre info dettagliate su insegnanti e attività – e, se hai esigenze particolari, meglio confrontarsi anche con qualcuno che c’è già stato.
Cosa devi davvero considerare (oltre alla brochure!)
-
Budget reale: Fai una lista dei costi, non solo corso e biglietto aereo. Considera cibo, trasporti interni, divertimenti (ci si svaga, fidati), assicurazione sanitaria, spese impreviste. Sembrano dettagli, ma spesso sono quelli che fanno la differenza.
-
Visti & documenti: Chiedi sempre con largo anticipo quale documentazione serve. Ogni paese ha le sue regole e rischi di perdere il volo per una svista.
-
Supporto sul posto: In tanti si preoccupano solo della qualitĂ del corso, ma se hai un problema lontano da casa, fa la differenza avere qualcuno che ti aiuta davvero (e non un call center introvabile).
-
Qualità , non solo attività : Ci sono scuole fantastiche e altre… un po’ improvvisate. Non guardare solo quante escursioni o feste ci sono: chiedi sempre info chiare sui docenti, i materiali, le classi.
-
Confronta le esperienze: Nessuno ti racconterà la verità meglio di chi c’è già stato, soprattutto i dettagli – tipo “la mensa era decente?” o “è vero che ci sono gite ogni weekend?”. Noi, ogni volta che possiamo, ti mettiamo in contatto con ex studenti: aiuta a fugare paure e trovare risposte vere.
Domande che ci fanno spesso
A che età si può partire?
Dipende dalla scuola e dalla destinazione. In media, i summer camp accettano ragazzi/e dai 12 anni in su, ma per alcune mete serve averne 16 almeno. Se sei minorenne, verifica che tipo di supporto offrono: non è scontato.
Serve davvero a migliorare l’inglese?
Sì, ma non fa miracoli. L’immersione funziona se hai voglia di buttarti nelle conversazioni, uscire dalla comfort zone, commettere errori e riderci sopra. E un piccolo miglioramento si vede sempre, anche in poche settimane.
Meglio cittĂ grandi o piccole?
Se ti senti pronto a stare in una grande metropoli, Londra o New York sono stimolanti. Ma molte esperienze preziose si fanno anche in località più piccole, dove magari sei meno “turista” e più integrato/a. Non esiste una scelta giusta per tutti.
Come evito fregature?
Non buttarti sulla prima offerta online. Cerca feedback, chiedi trasparenza su costi e programma e, se hai dubbi, chiedi a qualcuno che c’è già passato. Noi non promettiamo la luna, ma ti diciamo sempre se vediamo rischi o punti deboli.
Un ultimo consiglio sincero:
Ogni viaggio studio è diverso. Non esiste “il paese migliore” o il programma perfetto. Molto dipende dal tuo carattere, dalle tue aspettative e da quanto sei pronto a metterti in gioco (anche quando sembra tutto difficile).
Se vuoi parlarne con chi ci è passato, capire bene dove potresti sentirti davvero a tuo agio o semplicemente chiarire un pasticcio con i documenti, puoi scriverci. Non abbiamo la bacchetta magica, ma ascoltiamo davvero — e se non sappiamo rispondere subito, lo diciamo senza giri di parole.
Studey non è un sito di prenotazioni veloci, è (anche) una chat aperta tra persone che ci sono passate. E, anche dopo la partenza, non spariamo: se ti servono dritte, hai dubbi o ti senti spaesato/a, trovi sempre qualcuno che ti ascolta. Questo, più di ogni promessa, fa la differenza.