Corso di Inglese: restare in Europa o andare lontano? Pro e contro spiegati senza filtri
Se stai pensando di fare un corso d’inglese all’estero, probabilmente hai già digitato mille volte su Google: “meglio UK o Australia?”, “Irlanda o Stati Uniti?”, “vale la pena uscire dall’Europa?”. Non sono domande banali e, onestamente, non c’è una risposta “giusta” che vada bene per tutti. Dipende un sacco da chi sei, dai tuoi sogni e – sì, anche dal tuo budget (perché nessuno ha la carta nera di Babbo Natale).
Ti raccontiamo pro e contro delle due strade, così come li abbiamo vissuti noi o chi si è affidato a Studey, senza promesse da depliant.
Cosa vuol dire davvero studiare inglese in Europa?
- Costi (quasi) umani: In molti paesi europei — Regno Unito (anche se non è più UE…), Irlanda, Malta per citarne alcuni — i prezzi dei corsi e della vita tendono a essere più sostenibili rispetto a mete come USA, Canada o Australia. Non sempre low cost, ma spesso meno proibitivi.
- Bye bye visto (nella maggior parte dei casi): Se hai un passaporto europeo, partire per studiare inglese in Europa spesso non ti costringe a incastrarti nei labirinti della burocrazia visti. (Piccola eccezione: UK post-Brexit, dove le cose si sono complicate, ma non impossibili).
- Diverse culture, ma meno “shock”: Studiare in Europa può essere un buon compromesso: ti allontani, ma non troppo. L’ambiente, anche se nuovo, non è drasticamente diverso dal nostro (i supermercati vendono ancora la pasta, per dire).
- Ostacoli veri: L’inglese in Irlanda, Scozia o Inghilterra non è mai “scolastico”. Dimenticati le listening delle superiori: accenti, slang e ritmo metteranno in crisi anche chi ha fatto tutti i PET del mondo. Tutto normale, prima o poi ci arrivi — ma serve pazienza.
- Compagni da ogni dove: Forse in classe non sarai circondato solo da madrelingua, ma anche da altri internazionali con accenti diversi dal tuo.
… E fuori Europa? Serve coraggio, ma anche preparazione!
- Immersione (quasi) totale: USA, Australia, Canada: qui l’inglese diventa la tua unica via di comunicazione, dentro e fuori la scuola. Sembra scontato, ma finché non lo vivi… non capisci il livello!
- Esperienze davvero diverse: Preparati a vivere “l’altro pianeta”: abitudini, cibo, mentalità … nulla sarà familiare. A volte esaltante, a volte dura (la nostalgia di casa colpisce quando meno te l’aspetti).
- Più sbattimenti di carta: Per entrare in questi paesi servono visti, assicurazione, prenotazioni e, spesso, documenti extra (o vaccini obbligatori). Stress, ma si supera con organizzazione — o con una mano da qualcuno che ci è già passato.
- Costo elevato: Sia la retta che la vita quotidiana spesso richiedono un investimento grosso. Per qualcuno è impossibile, per altri un sacrificio calcolato. Fai bene i conti prima, senza illusioni.
- Opportunità future: Alcuni corsi in paesi anglofoni danno accesso a tirocini o a una permanenza più lunga anche dopo la fine delle lezioni. Senza però dare per scontato che “rimani a lavorare sicuro”: ogni paese fa storia a sé e la burocrazia non fa sconti a nessuno.
Ok, come decido che cosa fa per me?
Domanda da un milione di dollari. Ecco i fattori veri che aiutano a decidere, raccontati senza prenderci in giro:
- Budget: Fai la somma di tutto (corso, alloggio, vitto, voli, extra, assicurazione…). Se arrivano le lacrime, magari Europa è più gestibile; se puoi permettertelo, fuori Europa dà una scossa vera.
- Quanto vuoi staccare?: Se sei pronto a un vero azzeramento delle certezze, fuori Europa è l’esperienza completa. Se ti spaventano troppo il fuso e la nostalgia, partire dall’Europa aiuta a fare pratica senza shock eccessivi.
- Perché vuoi farlo?: Se ti serve l’inglese velocemente (lavoro, università ), una full-immersion può davvero cambiare il gioco. Se vuoi aggiungere inglese, ma anche vivere qualcosa di diverso “con cautela”, anche in Europa imparerai molto — magari con meno pressione.
- Quanto English hai già ? Onestamente: se parti da zero, magari è meglio un ambiente dove ti senti un po’ più sostenuto, mentre se ti senti pronto a buttarti anima e corpo, il “fuori Europa” ti dà una boost vera.
Risposte sincere alle domande che sentiamo ogni giorno:
- Quanto costa davvero? In Europa puoi spendere dai 1.000 ai 3.000 euro al mese (inclusi corso, alloggio, vita vissuta). Fuori Europa, preparati a salire: spesso si parte da 2.000 euro e si sale facilmente.
- Il mio inglese “scolastico” basta? Per iniziare, sì. Ma la realtà della strada è diversa, sia nei pub di Dublino che nei bus di Melbourne. L’importante è non mollare al primo “non capisco”.
- Dove ho più possibilità di trovare lavoro? Spesso i corsi extra-europei sono più riconosciuti globalmente e possono aiutare in contesti internazionali. Ma attenzione: non tutti i certificati valgono ovunque e nessuno ti assume “a prescindere”. Chiedici pure un feedback onesto sui corsi che stai valutando (zero filtri, promesso).
In sintesi
Non c’è una scelta migliore, ma ci sono criteri pratici per scegliere bene per te. Se vuoi una chiacchierata senza pressioni, chiedici consiglio: a volte anche solo parlarne con chi ci è già passato aiuta a sbloccare molti dubbi.
E se la paura di sbagliare ti blocca… sappi che fa parte del gioco. Nessuna scelta è per sempre, puoi sempre cambiare strada (più di quanti pensi lo fanno ogni anno, e non è mai un fallimento).