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Corsi di inglese per chi vuole fare volontariato internazionale

Prepararsi per un volontariato internazionale richiede un buon livello di inglese pratico, fondamentale per comunicare e gestire situazioni reali sul campo.

58 letture
Destinazioni: 🇦🇺 Australia 🇬🇧 Regno Unito
Argomenti: Viaggi Studio
#Testimonianze #Consigli pratici #Volontariato #Cultura Locale #Guida

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Corsi di inglese per chi vuole fare volontariato internazionale: quello che avrei voluto sapere prima di partire

Se stai pensando di partire per un’esperienza di volontariato internazionale, probabilmente hai già sentito dire che “serve un buon inglese”. E forse ti sei chiesto: ok, ma quanto buono? Come lo preparo davvero? E tutti quei corsi che trovo in giro, servono oppure sono soldi buttati? Siamo onesti: in mezzo a tanta teoria, quello che conta davvero è come riuscirai a comunicare quando sei sul campo, magari in un villaggio sperduto o davanti a una riunione con persone di mezzo mondo.

Ci siamo passati anche noi — c’è chi è andato in Asia con l’inglese a metà, chi si è trovato a tradurre di notte per tutti, chi i primi giorni non capiva nemmeno le indicazioni base. Se vuoi una panoramica senza filtri, e qualche consiglio spiccio raccolto “sul campo”, sei nel posto giusto.


A cosa serve davvero l’inglese quando fai volontariato internazionale

Lo sappiamo, può sembrare una banalità, ma l’inglese non ti serve solo per chiacchierare: ti serve per capire i compiti che ti affidano, seguire istruzioni spesso date in fretta, parlare con colleghi e coordinatori, ma anche con volontari di mille nazionalità diverse. A volte ti troverai a dover spiegare una situazione urgente senza poterti “aggiustare” con l’italiano. E in molti casi — specie nei progetti di salute, educazione o con i minori — improvvisare non è un’opzione.

Se il tuo inglese è ancora base, un corso “generico” rischia di lasciarti a metà strada. Serve qualcosa che ti metta in grado di affrontare, senza panico, le situazioni che davvero incontrerai.


Che tipo di corso scegliere (e a cosa fare attenzione)

Qui onestamente ci perdiamo tutti. Libri di grammatica, corsi online, scuole super costose… ma cosa serve davvero? Quello che fa la differenza è:

  • PraticitĂ : Parlare, ascoltare, e soprattutto simulare situazioni reali (riunioni, accoglienza, organizzazione di attivitĂ , gestione di piccoli imprevisti).
  • Vocabolario specifico: Sì, ti servirĂ  sapere come spiegare una regola di sicurezza, chiedere aiuto, o argomentare educatamente… cose che raramente si trovano nei soliti “dialoghi da manuale”.
  • Role play: Se il corso offre la possibilitĂ  di fare giochi di ruolo sulle tipiche dinamiche del volontariato (accoglienza, emergenze, lavoro in gruppo), dacci un’occhiata.
  • Contesto culturale: Capire che scherzare o fare domande “alla italiana” in altri paesi può essere rischioso. Un buon corso spesso include anche aspetti di convivenza e comunicazione interculturale.
  • Preparazione alle varianti: Non tutti gli inglesi parlano come nei film! L’accento sudafricano, lo slang dei volontari australiani… a volte capirli è dura, anche se hai studiato tanto.

Un consiglio “da ex studente”: chiedi sempre se sono previsti momenti di pratica vera — anche simulata — e lavori di gruppo. Sono quelli che fanno la differenza.


Dove trovare corsi davvero utili

  • Scuole di lingua specializzate in preparazione internazionale: Ce ne sono, e non sempre costano follie. Chiedi chiaramente che tipo di simulazioni fanno e quali temi trattano.
  • Corsi online strutturati (non la solita app): Se devi conciliare scuola/lavoro e studio, alcuni corsi online con insegnanti veri — non solo materiale registrato — funzionano bene. Ma serve costanza: se sai giĂ  che da solo “mollo”, prova a cercare qualcosa in presenza.
  • Corsi proposti dalle associazioni di volontariato: Alcuni ONG e gruppi hanno programmi “pre-partenza”, a volte inclusi nel pacchetto. Chiedi, e se mancano, segnalacelo: possiamo consigliarti qualcosa noi, senza spingerti dove non ci convinciamo.
  • Esperienza pratica locale: Se hai l’occasione di fare un po’ di volontariato in Italia o online in inglese, anche solo per poche settimane, fallo. Non è la stessa cosa, ma aiuta tantissimo a vincere l’ansia.

Un paio di difficoltĂ  da non sottovalutare

  • Non bluffare: Arrivare con l’inglese troppo “scolastico” può far fare una fatica enorme, peggiora lo stress e — a volte — mette a rischio le attivitĂ  (specie con i minori o in progetti sanitari).
  • Gli accenti: Ecco, questa nessuno la dice mai: capire un brit scozzese o un volontario sudafricano al primo ascolto è una sfida. Preparati, ed esercitati anche con audio/film/YouTube in varianti diverse!
  • Sforzo e costi: Servono tempo e soldi, chiariamolo subito. Non impari tutto la settimana prima di partire. Evita corsi-lampo che promettono miracoli.
  • Occhio alle truffe: Sul web gira un sacco di roba poco seria. Se la scuola promette “certificazione internazionale in dieci giorni”, o costa troppo poco per essere vero… probabilmente non è il massimo.

Due esperienze (vere) che raccontano piĂą di mille brochure

Marco, 22 anni, ha passato sei mesi in Sudafrica dopo aver fatto un corso online. Racconta che i primi giorni sono stati uno shock: “Capivo poco, soprattutto i volontari locali avevano un accento pazzesco. Per fortuna, nel corso avevamo simulato alcune situazioni-tipo e, almeno sul lavoro, mi sono sbloccato. Ma sugli aspetti culturali, ho dovuto arrangiarmi.”

Anna, 19 anni, invece ha scelto una scuola in UK con un programma proprio per futuri volontari. “All’inizio avevo paura di alzare la mano anche solo per chiedere dove fosse il bagno. Poi, la cosa che mi è servita di più sono stati i role play: abbiamo simulato uno scontro tra volontari su strategie diverse e... da lì in poi, parlare anche con i coordinatori mi è sembrato fattibile.”


Domande che sentiamo spesso (e risposte sincere)

Quanto tempo serve davvero per prepararsi?
Non c’è una regola: dipende da dove parti e da quanto puoi dedicare. Metti in conto almeno 3-6 mesi se il tuo inglese è base. Ma anche con livelli più alti, l’allenamento pratico fa sempre bene.

Serve per forza una certificazione tipo IELTS?
Di solito no, ma su certi progetti o per passare futuri selezioni può essere una marcia in più. Fatti consigliare in base a dove vuoi andare.

I corsi online funzionano oppure no?
Se sono seri e con interazione reale, sì. Ma se sei uno che si distrae dopo dieci minuti o lascia perdere appena arriva la fatica, meglio cercare qualcosa con più “impegno dal vivo”.

Quanto costa?
Dipende — e anche tanto. Si parte da poche centinaia di euro ma si può arrivare anche a circa duemila per i programmi specialistici e intensivi. Non buttarti su quello apparentemente più economico senza verificare la qualità e cosa sia davvero incluso (ore di pratica, docenti, materiali…).


Consigli spicci prima di scegliere

  • Chiedi a chi ci è giĂ  passato: puoi scriverci o cercare community di ex volontari.
  • Non credere a chi ti fa sentire “in ritardo”: prepararsi bene non è una corsa.
  • Evita corsi troppo generalisti, punta su programmi che ti allenano davvero alle situazioni che troverai.
  • Sii sincero con te stesso/a sul livello da cui parti: meglio faticare un po’ di piĂą ora che trovarsi in crisi a migliaia di chilometri da casa.

Volontariato internazionale è un'avventura che cambia, ma non è una passeggiata — almeno all’inizio. Preparare seriamente l’inglese, con un corso pensato per il tuo tipo di progetto, può fare la differenza tra vivere davvero l’esperienza o passare la maggior parte del tempo a chiedere “Scusa, puoi ripetere?”. Se hai voglia di confrontarti, cerchi dritte su corsi adatti, o vuoi sapere se una scuola o certificazione sono affidabili, puoi scriverci senza impegno — non promettiamo miracoli, ma una mano, o anche solo un confronto onesto, quelli sì.

Studey è qui per questo: non solo prima della partenza, ma anche se poi, in viaggio, ti capita di “perderti” (succede, e va bene così). Meglio prepararsi per quanto possibile, ma soprattutto sapere di poter chiedere aiuto quando serve.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.

Fonti: IncoWeb • Studiare in Olanda • Scambi Europei • Studey • Studiare in Olanda Blog
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