Andare a studiare in Irlanda: come funziona davvero il sistema scolastico?
Quando pensi di fare un viaggio studio in Irlanda, la prima cosa che viene in mente è spesso l’entusiasmo: nuove amicizie, inglese pratico, magari anche un po’ di verde irlandese e pub folkloristici. Eppure, dietro la cartolina, c’è un sistema scolastico che funziona in modo diverso dal nostro — e qualche insidia che non è sempre immediata.
Il sistema scolastico irlandese in pratica
In Irlanda le scuole sono divise tra Primary Education (scuola primaria, dai 4-5 ai 12-13 anni) e Secondary Education (dai 12-13 ai 17-18 anni). Quest’ultimo è quello che interessa di più a chi parte dall’Italia: il cuore della formazione superiore, in pratica le nostre medie e superiori fusi in un blocco unico, ma con meno rigidità che da noi.
La scuola secondaria si divide in due parti:
- Junior Cycle (3 anni), che finisce con un esame, il Junior Certificate.
- Senior Cycle (2 o 3 anni), al termine del quale si affronta il Leaving Certificate — una sorta di “maturità ” irlandese, fondamentale per chi ha in mente l’università .
Per chi viene dall’Italia e vuole fare un’esperienza breve, spesso si entra direttamente in una delle classi del Senior Cycle (se hai già quindici o sedici anni), oppure in programmi su misura per studenti internazionali.
Come si entra (davvero) in una scuola irlandese?
Il modo più comune per un italiano è scegliere tra un programma di scambio (quelli veri sono pochi, meglio informarsi bene), oppure iscriversi attraverso piattaforme o realtà specializzate. Sì, più facile dirlo che farlo: la burocrazia c’è e può essere snervante, almeno a tratti.
Alcuni appunti pratici:
- Conoscenza dell’inglese: per la maggior parte delle high school private non serve presentare certificazioni, almeno per programmi di poche settimane o mesi. Se però resti più a lungo, o punti all’università , lì sì serve un livello certificato (IELTS, TOEFL o simili).
- Tipi di scuola: la maggioranza degli italiani finisce in college privati, dove in genere c’è più attenzione agli studenti stranieri e a volte anche personale che “parla italiano” (o prova a farlo!). Le scuole pubbliche accettano internazionali, ma è meno frequente per chi viene da fuori.
- Scadenze e calendario: l’anno scolastico va da settembre a giugno. La maggior parte delle iscrizioni ai programmi internazionali si chiudono mesi prima: mai aspettare l’ultimo minuto (parlo per esperienza personale… non è bello rischiare di perdere il posto!).
- Costi: studiare in Irlanda non è sempre economico, soprattutto nei college privati. Attenzione: oltre alla retta vanno conteggiati vitto, alloggio, trasporti, e almeno una pizza ogni tanto perché la nostalgia arriverà , fidati.
Ostacoli veri e (pochi) falsi miti
Uno dei “miti” più diffusi? L’idea che il sistema irlandese sia tutto party, relax e insegnanti comprensivi. In realtà , la didattica è meno frontale che da noi, i prof chiedono partecipazione attiva in classe (e sì, all’inizio fa paura quando tutti parlano e tu capisci una parola su sette), e la responsabilità dello studio ricade davvero molto su di te. Non sempre è facile ambientarsi: ci sarà il momento in cui penserai di non farcela. Quasi tutti ci passano — chi dice il contrario, di solito, sta esagerando per farti sentire inferiore.
C’è anche il rischio di sentirsi fuori luogo all’inizio: la solitudine si fa sentire soprattutto se la lingua non è ancora il tuo punto forte, o se ti mancano i riferimenti di casa. Qui, avere qualcuno da chiamare o un gruppo dove sfogarsi cambia le cose.
Consigli veri da chi c’è passato
- Non cercare la scuola “perfetta”. Esiste? Forse no. Ogni scuola ha pro e contro: informati bene sui programmi, chiedi opinioni a chi ci è già stato, non credere solo alle foto sui siti.
- Non avere paura di chiedere aiuto. Sia per iscrizioni, modulistica, oppure anche solo per capire come si ordina il pranzo in mensa senza fraintendimenti imbarazzanti (succede!).
- Mettiti in gioco, ma accetta anche di sbagliare. Che sia un voto basso, una frase detta male, o una giornata in cui vorresti solo tornare a casa: fa tutto parte dell’esperienza.
Domande che (giustamente) ti fai
A che etĂ posso andare?
Il secondo ciclo delle superiori, cioè da 14 anni circa in su, è il periodo ideale.
Mi serve un certificato d’inglese?
Per periodi brevi di solito no. Se resti un anno o miri all’università , sì, serve un esame ufficiale.
Devo preoccuparmi per il visto?
No, se hai il passaporto/carta d’identità italiana e il soggiorno è sotto i tre mesi. Per periodi più lunghi, meglio chiedere subito: qualche dettaglio cambia col passare degli anni.
Come scelgo la scuola giusta?
Non esiste una risposta universale. Fatti una lista di priorità : vuoi una scuola super internazionale o più “locale”? Ti interessa che ci siano attività extra o vuoi solo il massimo sull’inglese? Fatti aiutare da chi ha affrontato questi dubbi prima di te, evita di farti prendere dall’ansia da “posto migliore di tutti”.
Andare a studiare in Irlanda — si tratti di un anno, sei mesi o solo un’estate — non è un’esperienza sempre perfetta e nemmeno facile per forza. Però apre la testa, e questo vale più di ogni brochure. Se ci stai pensando e hai già qualche ansia o dubbio, fallo sapere: la soluzione magica non ce l’abbiamo, ma una chiacchierata sincera (anche solo per capire se davvero ne vale la pena per te) sicuramente sì.